La mia prima pubblicazione: emozioni, dubbi e gioia

Quando ho cominciato a scrivere la mia autobiografia, mi sono subito trovata davanti a due grosse preoccupazioni:

Non sapevo cosa aspettarmi. Mi chiedevo se la mia storia fosse davvero interessante per qualcuno.
Quando sono arrivata quasi alla fine, mi sono accorta che avevo scritto molto meno di quanto immaginassi, e la cosa mi ha fatto riflettere.

Queste due cose mi avevano un po’ bloccata, ma alla fine ho deciso di andare avanti lo stesso. Ho iniziato a lavorare sulla copertina, cercando di renderla adatta alla storia che avevo raccontato.

Il giorno dopo, ho caricato il mio manoscritto su Amazon. Lì ho capito che dovevo anche scegliere l’impaginazione giusta per la pubblicazione digitale.
Non avevo idea di come fare, ma dopo un po’ di tentativi e qualche crisi di nervi, sono riuscita a impaginare il tutto e finalmente ho pubblicato l’ebook.

Nei giorni successivi, ho cominciato a prendere più confidenza con gli strumenti, e ho pensato: “Perché non farlo anche in cartaceo?”
Detto. Fatto.
Versione cartacea pubblicata.

Guardandomi indietro, mi rendo conto che pubblicare questo libro è stato più di una semplice “scelta editoriale”. È stato un vero e proprio percorso di crescita.
Non si trattava solo di scrivere una storia, ma di mettermi in gioco, superare le mie paure e affrontare l’incertezza.
All’inizio ero davvero insicura, ma alla fine ho capito che, nonostante tutto, valeva la pena provarci.
È stato un passo importante, e anche se non è stato facile, mi ha fatto capire che, a volte, il primo passo è quello che cambia tutto.

Questo è uno dei miei primi passi. Lo lascio qui, con affetto, così com’era nato.

Custode di sussurri, autrice e anima di Vivere con un sorriso. Credo nel potere delle parole che curano e connettono. Scrivo per ascoltare e far sentire, trasformando emozioni in piccole luci
Articolo creato 15

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