È un piccolo frammento tratto dal mio prossimo libro,
“Frammenti di vita — Una vita come tante, ma raccontata a modo mio”,
che prosegue il viaggio iniziato con Frammenti di vita — Ridere di me stessa.
La mia corazza è fatta di tanti frammenti veri, solidi.
L’ho costruita nel tempo, tra delusioni e mancanza d’affetto.
Col passare degli anni è diventata sempre più forte, e per un po’ mi ha davvero protetta dal resto del mondo.
Poi, però, qualcosa è cambiato.
Quella corazza è diventata così dura che non riuscivo più ad attraversarla.
Nemmeno io.
Ero intrappolata dentro ciò che avevo creato, come se avessi chiuso fuori la parte più vera di me.
Un giorno ho iniziato a guardare con il cuore — il mio, e quello delle persone che avevo di fronte — e mi sono resa conto che quella corazza mi stava facendo male.
Era una copertura, solida sì ma finta.
Non ero io.
La vera me è quella che conosci oggi:
semplice, diretta, con il cuore sempre in mano. A volte esagero, lo so, ma amo tutto ciò che c’è nella vita:
il più piccolo fiore, un gesto di gratitudine, uno sguardo sincero.
Ho ridato voce al mio cuore e alle mie debolezze, e mi sono accorta che proprio loro sono diventate la mia forza.
Facendo cadere la corazza, ho scoperto di essere sensibile.
E per la prima volta, non me ne vergogno più.
Se ti ritrovi anche tu dietro una corazza, raccontamelo nei commenti.
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Un abbraccio,
Laura